Tratto n. 6 (1 di 4): da Madonna del Pilone al Ponte Regina Margherita
L’itinerario ha inizio da Madonna del Pilone in Corso Casale n. 190, nei pressi della bella chiesa a navata unica, fatta costruire nel 1645 da Madama Reale Cristina di Francia. La località e la chiesa prendono il nome da un preesistente pilone votivo eretto per celebrare il salvataggio miracoloso di una bambina nel fiume. L’edificio nei secoli è stato a più riprese oggetto di interventi di ampliamento e di restauro, tra i più marcati troviamo l’inserimento del battistero ottagonale nel 1807. La facciata della chiesa ha conservato il disegno originario, caratterizzato nella parte superiore dalla forma circolare del timpano. Lasciandosi alle spalle la chiesa proseguiamo in direzione del centro di Torino sul largo sentiero in terra battuta che costeggia il fiume e, percorse poche centinaia di metri, siamo al bivio con la moderna passerella ciclo-pedonale sul Po che unisce piazza Carrara a piazza Chiaves. Realizzata nel 2005 nell’ambito di Torino Città d’Acque e progettata attraverso un concorso internazionale, è lunga 140 metri ed è costituita da un’unica trave d’acciaio (con oltre 10 km di saldature) poggiante su due piloni in calcestruzzo. Proprio di fronte all’imboccatura del ponte troviamo il monumento a Fausto Coppi, opera di bronzo dello scultore Giuseppe Tarantino inaugurato nel 2002 dalla città di Torino. Al mito del ciclismo degli anni ’50 e ’60 sono anche dedicati i vicini giardini. Continuando troviamo un’area attrezzata per il gioco bimbi dotata di una piattaforma per il pattinaggio a rotelle; vicino fa memoria di se, protetta da un recinto, il “Dinosauro” una delle “macchine da gioco” realizzate più di venti anni fa, con apprezzabili finalità didattiche, dallo scultore e designer torinese Luigi Nervo, impiegando del legname proveniente dai tagli del Servizio Alberate della città.
All’altezza dei giochi bimbi possiamo scorgere, oltre Corso Casale, la sagoma del Motovelodromo, impianto sportivo per gare di velocità in bicicletta costruito nel 1920 dall’architetto Vittorio Eugenio Ballatore di Rosana. Nel corso degli anni ha ospitato molte manifestazioni sportive: gare motociclistiche, d’atletica, incontri di rugby e di calcio (si ricorda Italia-Cecoslovacchia del 7 gennaio 1926), nonché spettacoli teatrali estivi organizzati dal vicino Teatro Alfa. Una decina d’anni fa il complesso è stato restaurato ed è ora utilizzato per manifestazioni ed eventi. Proseguendo per il sentiero sterrato in direzione del Ponte Regina Margherita, si incontrano due istituzioni altrettanto affascinanti e similmente antiche: un filare di imponenti platani centenari a destra verso il fiume e le bocciofile a sinistra verso Corso Casale. I primi hanno resistito nei secoli alle inondazioni del fiume crescendo maestosi, le seconde hanno invece resistito nel tempo, attraverso guerre e speculazioni edilizie, mantenendosi genuine come ai loro albori agli inizi del ‘900. La più antica è la bocciofila La Piemonte fondata nel 1907, la cui sede originaria sorgeva nell’area su cui venne in seguito costruito il motovelodromo: si ricorda, nel suo passato di squadra ciclistica, la vittoria a due tappe del Giro d’Italia.